Nuova Riveduta:

2Re 7:13

Uno dei suoi servitori gli rispose: «Ti prego, si prendano cinque dei cavalli che rimangono ancora nella città. Guardate, sono come tutta la moltitudine d'Israele che c'è rimasta; sono come tutta la moltitudine d'Israele che muore di fame; e mandiamo a vedere di che si tratta».

C.E.I.:

2Re 7:13

Uno dei suoi ufficiali rispose: «Si prendano i cinque cavalli che sono rimasti in questa città, caso mai capiterà loro come alla moltitudine di Israele, e mandiamo a vedere».

Nuova Diodati:

2Re 7:13

Uno dei suoi servi gli rispose: «Ti prego, lascia che alcuni uomini prendano cinque dei cavalli che ancora rimangono in città. Ecco, essi saranno al massimo come tutta la moltitudine d'Israele che è rimasta in città, oppure saranno come la moltitudine d'Israele che è già perita, e mandiamoli a vedere».

Riveduta 2020:

2Re 7:13

Uno dei suoi servi gli rispose: “Ti prego, si prendano cinque dei cavalli che rimangono ancora nella città; guardate, sono come tutta la moltitudine d'Israele che è rimasta; sono come tutta la moltitudine d'Israele che va in deperimento, e mandiamo a vedere di che si tratta”.

La Parola è Vita:

2Re 7:13

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

2Re 7:13

Uno de' suoi servi gli rispose: 'Ti prego, si prendan cinque de' cavalli che rimangono ancora nella città - guardate! son come tutta la moltitudine d'Israele che v'è rimasta; son come tutta la moltitudine d'Israele che va in consunzione! - e mandiamo a vedere di che si tratta'.

Ricciotti:

2Re 7:13

Ma uno dei suoi servi rispose: «Prendiamo i cinque cavalli che son rimasti in città (poichè questi soli erano rimasti in tutta la moltitudine d'Israele, essendo stati gli altri distrutti) e mandiamoli ad esplorare».

Tintori:

2Re 7:13

Ma uno dei suoi servi rispose: «Prendiamo i cinque cavalli che son rimasti nella città (vi son quelli soli in tutta la moltitudine d'Israele, gli altri sono stati consumati) e mandiamoli, e potremo esplorare».

Martini:

2Re 7:13

Ma uno de' suoi servi rispose: Prendiamo i cinque cavalli, che son rimasi nella città (perocché di tanto numero, che n'erano in Israele, non vi son più se non questi, essendo stati consunti gli altri), e manderemo, e potremo fare la scoperta.

Diodati:

2Re 7:13

Ma uno de' servitori del re rispose, e disse: Deh! prendansi cinque di que' cavalli che son rimasti nella città (ecco, sono come tutta la moltitudine d'Israele ch'è rimasta in esso; come tutta la moltitudine d'Israele ch'è perita); e mandiamo a vedere che cosa è.

Commentario abbreviato:

2Re 7:13

12 Versetti 12-20

Qui vediamo le necessità di Israele soddisfatte in un modo a cui poco pensavano, che dovrebbe incoraggiarci a dipendere dalla potenza e dalla bontà di Dio nelle nostre più grandi difficoltà. Si può fare affidamento sulla promessa di Dio, perché nessuna sua parola cadrà a terra. Il nobile che metteva in dubbio la veridicità della parola di Eliseo, vide l'abbondanza, per mettere a tacere e svergognare la sua incredulità, e si rese conto della sua follia; ma non mangiò dell'abbondanza che vide. È giusto che coloro che pensano che le promesse del mondo li deludano, trovino che le promesse di Dio li deludano. Imparate quanto Dio si risenta della sfiducia nella sua potenza, nella sua provvidenza e nelle sue promesse: quanto è incerta la vita e i suoi piaceri; quanto sono certe le minacce di Dio e quanto è sicuro che si abbatteranno sui colpevoli. Che Dio ci aiuti a capire se siamo esposti alle sue minacce o interessati alle sue promesse.

Riferimenti incrociati:

2Re 7:13

2Re 5:13
2Re 7:4; 6:33; Ger 14:18; Lam 4:9

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